giovedì 23 aprile 2009

I BARBATRUKS TIFANO LAKERS


SONO INIZIATI I PLAYOFF NBA E SI PREANNUNCIA UNA GRANDE BATTAGLIA PER IL TITOLO, A EST I FAVORITI SONO I CLEVELAND DI LEBRON JAMES MENTRE A OVEST GLI STRA FAVORITI SONO I LAKERS DI KOBE BRYANT, INFATTI SARANNO QUESTE DUE SQUADRE A MENO DI SORPRESE A GIOCARSI IL TITOLO, MA NOI TRUKS TIFEREMO LAKERS DOVE C'è L' IMMENSO BRYANT CHE CON LA SUA ESPERIENZA SIAMO SICURI RIUSCIRA A CONDURRE LOS ANGELES ALLA VITTORIA,CON BUONA PACE DI LEBRON E COMPAGNI...

venerdì 17 aprile 2009

I BARBATRUCCHI PER L'ABRUZZO:AIUTIAMOLI!!

AIUTIAMO I TERREMOTATI...NON ABBANDONIAMOLI:-) :-)

I blog e i social network rappresentano il boom di questi ultimi anni, ma il social non può e non deve rimanere solo nel virtuale, tutti noi, possessori di siti e blog possiamo aiutare concretamente le persone che in questo momento si trovano in difficoltà o peggio ancora che hanno subìto un lutto in questa triste giornata di cronaca nera dell’Italia.

Come fare?

Io personalmente ho scelto di donare tramite la C.R.I. (Croce Rossa Italiana)

dona2

Tu puoi farlo attraverso QUESTO LINK, o con qualsiasi altro Ente o Associazione riconosciuta per il supporto al Terremoto Abruzzo 2009.

Possiamo fare tanto insieme, da solo non valgo molto. Posta pure tu un articolo in cui parli della tua iniziativa. Grazie!

giovedì 16 aprile 2009


OBAMA HA VINTO LE ELEZIONI.........

OBAMA WINS...OBAMA LOVE...

I LOVE BARACK OBAMA!!!!!!!! SMACK

DOCUMENTO SULLA VITTORIA DI OBAMA...!!!

Obama ha vinto le elezioni. Se si escludono gli stati del profondo sud (Texas, Mississipi, Albama, South Carolina, Luisiana) e quelli centrali (Kansas, Nebraska, Wyoming per andare verso est incontro alle montagne rocciose), gli Stati Uniti d’America si sbarazzano dei pregiudizi ed eleggono il primo presidente di colore. Il New York times conferisce un leggero vantaggio al leader democratico sia nel Colorado che nel New Mexico, che macchiano così di blu la strisca centrale rossa dei repubblicani. Persino il Missuri di Mark Twain ha una tendenza incerta. Si respira aria di cambiamento. I cittadini vogliono provare a costruire uno stato diverso, nuovo e privo di preconcetti arcaici e ancoranti. L’unico paese in cui invece si parla sempre delle stesse cose è l’Italia. Mai un’idea ardita, mai un’innovazione, si vive solo di riporto e ormai neanche quello. L’ Italia si è incantata in televisione e chissà quante volte nelle commissioni. La soglia che segna l’inizio del decadimento celebrale è situata più o meno all’età di 39 anni. We resist, we can. L’unico cambiamento possibile non sarà culturale, ma naturale.

Centro Commerciale Campania
Marcianise (CE)
in
Piazza Campania

Sabato 18 aprile

ore 17,30


Geronimo Stilton e Supersquitt

“I supereroi”
(Piemme)

Sabato 18 aprile ore 17.30 in piazza Campania Geronimo Stilton e Supersquitt incontrano i loro lettori e firmano copie della nuova collana “I Supereroi” Ed. Piemme.

Muskrat City è in pericolo: Blacky Bon Bon e la Banda dei Puzzoni sono pronti a tutto pur di uscire dalle fogne e riconquistare la città. Ma nel progettare i loro perfidi piani non hanno fatto i conti con dei roditori davvero speciali: i Supereroi Squitt.

Discendenti dalla più antica famiglia di Supereroi della città, sono dotati di costumi dai poteri straordinari ed entrano in azione ogni volta che la Banda dei Puzzoni sferra un nuovo attacco.

Capitanati da Ficcanaso Squitt, in arte Supersquitt, i nostri Supereroi sono sempre pronti a difendere gli abitanti di Muskrat City dai puzzolentissimi nemici.

Imprese incredibili e divertenti gag, storie ricche d’azione e colpi di scena: in questi libri i canoni del genere “supereroi” si fondono con l’ironia della famiglia Squitt in una narrazione dinamica e avvincente, che si sposa alla perfezione con il design innovativo della collana.

Per tutti i bambini che parteciperanno agli incontri uno stratopico regalo e la possibilità di giocare insieme ai supereroi.

L’ingresso in piazza Campania è libero

anticipo del "sabato da pizzotto"...

I BARBATRUKS VANNO DA PIZZOTTO...SE SIAMO FORTUNATI INCONTRIAMO PASQUALE 2:ASSSSSSS,ASSSS,A SSALUTA VOSTRE NGOPP E SSPALL NOSTR...
UN APPLAUSO AL BIONDINO(LUCA)........
IL SOLITO BARBATRUCCO SERALE DOPO MANGIATO DA PIZZOTTO CI VUOLE E LA SCALA DELLE CARTE è:
8:LUCA
9:SSSSSSSSASSSSSSSSS
10:CHE' CHE'
3:MIKEL-MU
1:AFFONZO,LIVIO,MEGA TRUKS,ZIO EMILIO,THE UNIVERSE COPS,THE AMERICAN BASTON,ECC...

DOPO LE 11:30PM CI SONO LE SOLITE BARBARIE DI LUCA TRA CUI UNA DI QUELLE è IN UNO DEI VIDEO DI CIO'.

ASPETTANDO L'ESTATE.....

mercoledì 15 aprile 2009

CLUB POKER FACE E BARBATRUCKS CLUB SI UNISCONO!!!!!!!!!!

MERCOLEDì 15 APRILE 2009 ORE 21:00_______________

I CLUB CHE ERANO IN CONFLITTO SI UNISCONO PER AUMENTARE IL LORO POTERE.PUNTO D'INCONTRO PER LA RIUNIONE DEI GRUPPI IN VIA ALDO MORO 14 ORE 17:26.CANZONE DOMINANTE DEL LORO CLUB "POKER FACE" QUELLA DEL NOSTRO $$$$ BIG COCONUTS $$$$.

IN CONCLUSIONE VORREI RINGRAZIARE IL NOSTRO CLUB PER IL RICREATIVO DELLE VACANZE PASQUALI DOVE CI SONO STATE MOLTI SCONTRI DI PALLAVOLO E IL POKER FACE CLUB PER AVERCI SOSTENUTO NELL'OPERA DI ACCRESCIMENTO...

club:poker face and barbatruks...bye bye

LA CANCELLO ED ARNONE EDUCATIONAL PRESENTA"LA VITA E LE OPERE DI GIACOMO LEOPARDI"

LA VITA DI GIACOMO LEOPARDI:
Giacomo Leopardi nasce a Recanati nel 1798, dal conte Monaldo e Adelaide Antici. Nel 1803 l’amministrazione dei beni familiari è tolta al padre, che si ritira quindi in una velleitaria attività di letterato dilettante, e passa nelle mani della madre. L’atmosfera di casa Leopardi non è felice ed è caratterizzata dall’indole della madre, severa, bigotta e povera d’affetti. Il giovane Giacomo inizia nel 1807 gli studi con i fratelli Carlo e Paolina, inizia a comporre piccoli componimenti poetici e cerca un proprio spazio autonomo all’interno di un’educazione di chiaro stampo controriformistico. Tra il 1813 e il 1816 inizia da solo lo studio del greco; si dedica a ricerche erudite e a varie indagini filologiche sorprendentemente rigorose e precise. Politicamente sposa le idee ultralegittimiste del padre. Nel 1817 pubblica sullo «Spettatore» l’Inno a Nettuno, fingendo trattarsi della traduzione di un originale greco, e due odi apocrife in greco, presentate come autentiche. Inizia la sua amicizia epistolare con Pietro Giordani ed inizia lo Zibaldone, il grande diario intellettuale che continuerà sino al ‘32. Nel 1818 si conclude la sua conversione politica che lo porta a diventare un patriota repubblicano e democratico. Nel 1819 le cagionevoli condizioni di salute lo obbligano a sospendere gli studi; tutto ciò è una spinta a chiarire la propria condizione di solitudine, di noia, e a maturare il suo pessimismo ancora indeterminato. È in questo periodo che scrive L’infinito e Alla luna. nel 1820 continuano le composizioni poetiche come, ad esempio, La sera del dì di festa. Nel 1822 si reca a Roma, il primo viaggio fuori da Recanati: rimarrà molto deluso. Nel 1823 ritorna a Recanati dove analizza la decadenza nazionale e gli effetti nefasti della Restaurazione. Nel 1824 scrive la maggior parte delle Operette morali e l’anno dopo parte per Milano, dove prende contatto con l’editore Stella, e poi passa a Bologna. Nel 1827 si trasferisce a Firenze dove conosce Alessandro Manzoni; i due non si capiranno, troppo diversa è l’indole personale. Nel 1828, finiti i mezzi di sostentamento, dopo aver composto A Silvia, è costretto a far ritorno a Recanati. Nel 1829 compone: Le ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il Sabato del villaggio. Poco dopo aver concluso il Canto notturno, nel 1830, torna a Firenze ed inizia l’amicizia con un esule napoletano: Antonio Ranieri. Nell’aprile 1831, durante i moti dell’Italia centrale, escono i Canti per l’editore Piatti. Nel 1833 Giacomo si trasferisce con il Ranieri a Napoli; i due vivono in condizioni economiche estremamente precarie. Nel 1835 escono i Canti per l’editore Starita di Napoli; vi compaiono nuove poesie tra cui Il passero solitario e il cosiddetto ciclo di Aspasia (Il pensiero dominante, Amore e Morte, Consalvo, A se stesso, Aspasia). Muore, a 39 anni, nel 1837 a Napoli durante un’epidemia di colera: il Ranieri a stento riesce a sottrarne il corpo alla fossa comune.

LE OPERE:
  • Epistolario (1810 - 37)
  • Storia dell’astronomia (1813)
  • Saggio sopra gli errori popolari degli antichi (1815)
  • Saggio di traduzione dell’Odissea (1816)
  • Traduzione del libro secondo della Eneide (1817)
  • Zibaldone (1817 - 32)
  • Operette morali (1827, prima ed.)
  • Paralipòmeni della Batracomiomachia (dal 1830)
  • Canti (1831, ed. Piatti, Firenze; molte poesie erano già state pubblicate anteriormente a partire del 1818)
  • Operette morali (1834, seconda ed.; 1835, terza ed.)
  • Canti (1835, ed. Starita, Napoli; edizione accresciuta)
  • Canti (ed. postuma curata da Antonio Ranieri a Firenze 1845)
  • Pensieri (postumi, 1845).
I PENSIERI:
“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi che fai,
Silenziosa luna?
Sorgi la sera, e vai,
Contemplando i deserti; indi ti posi.
Ancor non sei tu paga
Di riandare i sempiterni calli?”
[...]
Dimmi [...] a che vale
... la [...] vita,
... ove tende
Questo vagar mio breve”

“Abisso orrido, immenso,
[...]
È la vita mortale.
[...]
Se la vita è sventura,
Perché da noi si dura?

“...che vuol dir questa
Solitudine immensa?”

“Forse in qual forma, in quale
Stato che sia, dentro covile o cuna,
È funesto a chi nasce il dì natale”



“...Oh te beato,
A cui fu vita il pianto! A noi le fasce
Cinse il fastidio; a noi presso la culla
Immoto siede, e su la tomba, il nulla”



“...dolor non sente
Chi di speranza è nudo?



“Arcano è tutto,
Fuor che il nostro dolor”



“E tu [...]
Vivi felice, se felice in terra
Visse nato mortal”



“Che di quest’anni miei? che di me stesso?
Ahi pentirommi, e spesso,
Ma sconsolato, volgerommi indietro”



“E il naufragar m’è dolce in questo mare”



“A te la speme
Nego [...] anche la speme; e d’altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto”



“...tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia”



“E pur mi giova
La ricordanza, e il noverar l’etate
Del mio dolore”



“Nascemmo al pianto [...]
felicità non rise
Al viver nostro”



“...doloroso
Io vivo, e tal morrò”



“La vita all’uom non ha pregio nessuno”



“...ahi, ma nel petto,
Nell’imo petto, grave, salda, immota
Come colonna adamantina, siede
Noia immortale, incontro a cui non puote
Vigor di giovanezza, e non la crolla
Dolce parola di rosato labbro,
E non lo sguardo tenero, tremante,
Di due nere pupille, il caro sguardo,
La più degna del ciel cosa mortale”



“O natura, o natura.
Perché non rendi poi
Quel che prometti allor? perché di tanto
Inganni i figli tuoi?”



“...la morte è quello
Che di cotanta speme oggi m’avanza”



“Tanto alla morte incline
D’amor la disciplina”



“Or poserai per sempre,
Stanco mio cor. Perì l’inganno estremo,
Ch’eterno io mi credei. Perì.”



“Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo”



“Al gener nostro il fato
Non donò che il morire”



“Ma la vita mortal, poi che la bella
Giovinezza sparì, non si colora
D’altra luce giammai, né d’altra aurora.
Vedova è insino alla fine; ed alla notte
Che l’altre etadi oscura
Segno poser gli Dei la sepoltura”



“Non ha natura al seme
Dell’uom più stima o cura
Che alla formica”


“La mia inclinazione non è stata mai d’odiare gli uomini, ma di amarli”



“Nessun bene si può avere al mondo, che non sia accompagnato da mali della stessa misura”



“La morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza”



“Le cose che tu non vuoi che si sappia che tu abbi fatte, non solo non le ridire, ma non le fare”



“Il mondo è simile alle donne: con verecondia e con riserbo da lui non si ottiene nulla”



“Nessun maggior segno d’esser poco filosofo e poco savio, che voler savia e filosofica tutta la vita”



“Gli uomini sono miseri per necessità, e risoluti di credersi miseri per accidente”



“Nessuna qualità umana è più intollerabile nella vita ordinaria, né in fatti tolleratat meno, che l’intolleranza”



“L’uomo è condannato o a consumare la gioventù senza proposito, la quale è il solo tempo di far frutto per l’età che viene, e di provvedere al proprio stato; o a spenderla in procacciare godimenti a quella parte della sua vita, nella quale egli non sarà più atto a godere”



“Gli uomini si vergognano, non delle ingiurie che fanno, ma di quelle che ricevono”



“Il mondo è, come le donne, di chi lo seduce, gode di lui, e lo calpesta”



“Nulla è più raro al mondo, che una persona abitualmente sopportabile”



“Chi ha coraggio di ridere, è padrone del mondo”



“Il più certo modo di celare agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli”